CURA DEL PIEDE

Cura del piede per un benessere a 360°

I piedi sono la parte più distale del corpo umano, molte volte ci illudiamo che la loro struttura possa resistere a ogni tipo di stress invece essi sono dotati di una sensibilità tale da permettere loro di percepire anche un semplice soffio di vento, che attraverso il sistema nervoso viene subito comunicato al cervello. Prendersi cura del piede significa dunque migliorare la propria qualità della vita perché dal loro benessere dipende anche la nostra salute.


Lo studio della Dott.ssa Manuela Carrara a Gavirate in provincia di Varese ti aspetta per aiutarti a raggiungere quella condizione che i nostri piedi meritano.

  • Taglio unghie

    Tagliare le unghie nella maniera corretta è la prima regola per proteggerle. Spesso il fare da soli comporta una serie di errori che poi si pagano nel tempo. Per questo è meglio affidarsi alle mani esperte di un podologo che può dare consigli e suggerimenti utili.

  • Trattamento di callosità localizzate e di ipercheratosi plantari

    Definite anche duroni o calli, occhi di pernice ecc. sono ispessimenti, a volte nucleati, determinati da stress meccanici, a carico dei tessuti del piede, quali compressione, tensione, taglio e torsione.

    Si suddividono in: duroni (ipercheratosi diffuse), tilomi, ipercheratosi molli, ipercheratosi neuro vascolari (nervo e vaso intrappolati nell’ipercheratosi localizzata che sanguina facilmente e molto dolorosa), ipercheratosi peri o sub ungueale.

    Il trattamento dell’ipercheratosi consiste nell’asportazione del tessuto ispessito, tramite bisturi, lame e frese.


  • Trattamento delle unghie incarnite (onicocriptosi)

    L'onicocriptosi è una condizione patologica in cui un frammento ungueale o una porzione dell'unghia, lesiona il vallo ungueale e penetra nel sottocutaneo. La si riscontra frequentemente negli adolescenti, ma non è infrequente nelle persone di ogni età. Nella fase iniziale provoca meno problemi, ma via via che l'unghia cresce, la porzione lesiva penetra ulteriormente nel solco e dà origine ad un'infiammazione acuta dei tessuti molli circostanti che quasi inevitabilmente si infettano, dando origine al GRANULOMA REATTIVO. La cute si arrossa, diventa lucida e tesa e il dito appare tumefatto. Il dolore è molto intenso e si manifesta alla più lieve pressione.

  • Rieducazione ungueale (ortonixia)

    La rieducazione ungueale permette, applicando delle forze tangenziali alla lamina, di correggere, modificare e ridurre l’eccessiva curvatura trasversale della lamina ungueale di unghie soggette ad involuzione. È indicata per risolvere il costante e doloroso conflitto fra i bordi della lamina e i solchi ungueali. Previene o risolve onicocriptosi e onicofosi (callosità periungueali). Esistono diversi metodi, tra i quali i più utilizzati sono le lamelle plastificate ed elastiche, il filo in acciaio armonico e le lamelle con un’anima in acciaio armonico.

    La caratteristica di questi prodotti è il ritorno a memoria di forma, che agisce sulla lamina trazionandola e allargandola.

  • Ricostruzione totale o parziale delle unghie

    Prevede l'utilizzo di speciali resine che servono al podologo per intervenire sulla ricostruzione anche totale delle unghie in presenza di problemi di varia natura (guida durante la ricrescita, protezione post-traumatica del letto ungueale). L'operazione viene effettuata ed eseguita secondo le ultime tecniche e con materiali all'avanguardia.

  • Trattamento delle verruche (HPV)

    Il virus responsabile della formazione di verruche, è il Papilloma virus che dopo essersi intrufolato nei microtaglietti del piede, può rimanere silente per lunghi periodi, senza manifestare alcun sintomo.

    I sintomi esordiscono all'improvviso con un forte dolore al piede, percepito come una lesione callosa sotto la pianta o tra le dita dei piedi.

    Le verruche dei piedi sono dolorose perché crescono in una zona continuamente esposta a pressioni e sfregamenti. 

    Alla vista si presentano come piccole lesioni cutanee puntiformi, dall'interno generalmente più scuro rispetto alla periferia. La loro superficie è rugosa, e presenta una cromia variabile dal giallino al marrone scuro. Nei casi più gravi, le verruche possono ingigantire e moltiplicarsi, fino ad originare ammassi voluminosi di verruche, tali da rendere difficoltosa e dolorosa l'andatura.

     

    Verruche d’interesse podologico

    • Verruca plantare semplice
    • Verruca plantare a mosaico
    • Verruca plantare periungueale

     Modalità di contagio

    • Contatto diretto
    • Presenza di micro fessurazioni
    • Basse difese immunitarie
    • Ambienti caldi – umidi

    Il trattamento podologico delle verruche avviene dopo diagnosi medica ed è un trattamento di lunga durata, che prevede applicazione di prodotti specifici, decapaggio periodico e scarico della zona interessata.

Prevenzione e cura delle patologie del piede più diffuse

  • Piede diabetico

    Il piede diabetico è un piede a rischio. Tipica complicanza dell'iperglicemia cronica trascurata, il piede diabetico è il risultato di una serie di alterazioni metaboliche che gravano pesantemente sull'integrità funzionale e strutturale dei vasi sanguigni.

    Quando non adeguatamente curato, il piede diabetico può causare conseguenze catastrofiche quali ulcere sanguinanti, infezioni e cancrena.

    Pianificare un programma di prevenzione volto a minimizzare il rischio di calli, lesioni, ulcere ed infezioni, si rivela dunque essenziale non solo per la salute e la qualità di vita del paziente diabetico, ma anche e soprattutto per la sua stessa sopravvivenza.

    A causa dell’alterazione del metabolismo glucidico vengono compromessi il sistema nervoso e il sistema arterioso periferico.

    Questo provoca neuropatie ed arteriopatie che sono le principali cause di ulcere ed infezioni degli arti inferiori.

     

    Segni clinici

    • Deficit della sensibilità dolorifica, termica, tattile e vibratoria
    • Atrofia muscolare
    • Assenza di sudorazione
    • Sintomi
    • Bruciore
    • Formicolii
    • Dolori pungenti
    • Sensazione di caldo e freddo
    • Assenza completa di sensazioni dolorose

     Il paziente diabetico deve prestare attenzioni particolari al proprio piede. Precise indicazioni saranno fornite dal podologo e saranno parte integrante del trattamento podologico, affinchè il paziente le impari e le trasformi in abitudini quotidiane.

    Il trattamento prevede: la rimozione delle callosità, il taglio corretto delle unghie, il courettage di eventuali lesioni ulcerative, le medicazioni, gli scarichi mirati, le ortesi plantari e digitali in silicone.

     

    Principali indicazioni per i pazienti

    • Ispezionare e lavare ogni giorno i piedi
    • Controllare la temperatura dell’acqua per evitare scottature
    • Asciugare delicatamente il piede soprattutto tra le dita
    • Usare calze di cotone che non stringano
    • Idratare il piede con creme specifiche
    • Non usare callifughi o strumenti taglienti per le callosità
    • Tagliare le unghie con forbice a punte smusse, arrotondate, con lima di cartone o affidarsi, per le cure delle unghie, ad un Podologo
    • Non camminare mai a piedi scalzi
    • Non usare fonti di calore dirette (borse d’acqua calda, calorifero, camino, etc) per scaldare i piedi
    • Usare scarpe comode con punta rotonda e tacco non superiore a 4 cm
  • Piede reumatico

    Il piede reumatico rappresenta una patologia che si presenta molto spesso nelle persone anziane. Può determinare dolore intenso, difficoltà motorie, invalidità e quindi scarsa qualità della vita. In queste situazioni, i tessuti molli in corrispondenza delle sporgenze ossee vanno incontro a callosità, infiammazioni periarticolari, a volte addirittura a lesioni che stentano a guarire a causa della scarsa elasticità cutanea, tipica del soggetto anziano. Le unghie tendono ad ispessirsi diventando un terreno ideale per lo sviluppo di micosi.


    Trattamento

    • Rimozione di ipercheratosi
    • Riduzione dello spessore delle unghie
    • Terapie fisiche
    • Utilizzo di scarpe idonee
    • Plantari morbidi e accomodanti od ortesi protettive in silicone.
  • Alluce valgo

    Il termine indica una deformità del primo raggio del piede, progressivamente ingravescente, ad eziologia incerta, in cui l’alluce devia verso le altre dita del piede alterando la meccanica della deambulazione e il carico, giungendo nei casi più gravi a sovrapporsi al secondo e terzo dito e sviluppando un’esostosi articolare deformante, frequentemente dolorosa (borsite).

    È spesso bilaterale, colpisce più frequentemente le donne, in età matura o senile. Vi sono forme congenite, ma più frequenti sono le forme acquisite. La principale causa sembra essere di natura biomeccanica, sovraccarico e ipermobilità del primo raggio in avampiede addotto o piatto (sindrome pronatoria).

    Le cause secondarie sono i traumi, le alterazioni post-chirurgiche, le malattie reumatiche o neuromuscolari e le calzature inadeguate (tacchi alti , punta stretta ecc).

    Quando le problematiche all’alluce persistono a lungo, si possono produrre altre patologie del piede (es. dito a martello, dita in griffe, metatarsalgie ecc.) che vanno incontro ad un’evoluzione peggiorativa.

     

    Cura dell'alluce valgo

    • Utilizzo di scarpe idonee
    • Plantari o ortesi protettive in silicone
    • Rimozione delle ipercheratosi
    • Terapie fisiche
    • Chirurgia.
  • Metatarsalgia

    La metatarsalgia è una sindrome dolorosa che si sviluppa nella regione anteriore della pianta del piede a causa di un carico eccessivo in quella zona e della riduzione del pannicolo adiposo metatarsale Frequentemente è associata ad altre deformità come l’alluce valgo, le dita in griffe, ad alterazione strutturali o anomalie funzionali del piede. Nella maggior parte del casi il paziente presenta callosità plantari in corrispondenza dei metatarsi centrali. Aumenta nel tempo anche il dolore durante la deambulazione in particolare con l'utilizzo di scarpe con suola rigida, con tacco o strette.

     

    Trattamento della metatarsalgia (nei casi più lievi)

    • impiego di calzature a suola morbida
    • cure mediche e fisioterapiche
    • utilizzo di plantari ortopedici specifici
  • Fascite plantare

    È l’infiammazione del legame arcuato (fascia fibrosa molto resistente che unisce la zona plantare interna del calcagno con i legamenti delle dita) che provoca un dolore insidioso. Le cause della fascite sono principalmente traumatiche: un allenamento eccessivo, ma anche un sovraccarico ponderale e l’utilizzo di scarpe poco protettive o inadeguate. Piede piatto o cavo e la contrattura di alcuni muscoli della gamba possono essere delle concause.

     

    Trattamento della fascite plantare

    • Plantari e tallonette: possono permettere al paziente di continuare l’attività sportiva, lavorativa o ricreative senza dolore.
    • Rialzo del retro piede (tacco)
    • Stretching della fascia e del tricipite surale
    • Ginnastica medica decontratturante
    • Massaggio
  • Piede cavo

    Il piede cavo si presenta con un’accentuata curvatura dell’arcata plantare (nell’impronta manca il mesopiede, la zona centrale,). È un piede tendenzialmente rigido e col tempo sviluppa delle ampie callosità nelle zone di appoggio Prevalentemente ha un’origine neurologica, ma anche congenita, reumatica o traumatica. Quasi sempre è associato alle dita a martello, meta tarsalgia, fascite plantare.

     

    Il trattamento prevede

    • Ginnastica medica
    • Mobilizzazione delle dita
    • Stretching del complesso tendineo achilleo –plantare
    • Utilizzo di calzature congrue, plantari che aiutino a ristabilire i corretti piani di appoggio, nonché la rimozione delle callosità.
  • Piede piatto

    Al contrario del piede cavo, nel piede piatto scompare la volta plantare (nell’impronta il profilo del piede è pieno, in alcuni casi deborda medialmente) e il calcagno è deviato verso l'esterno. È frequente nei bambini e si corregge spontaneamente verso i 6 – 7 anni d'età. In caso contrario si può intervenire chirurgicamente, a seconda dei casi, tra i 10 e i 12 anni.

    Negli adulti esiste la possibilità che il piede diventi piatto successivamente per insufficienza del tibiale posteriore, artropatie, traumi, disturbi neuromuscolari, tumori del piede.

     

    Trattamento del piede piatto

    • esercizi per aumentare la muscolatura intrinseca ed estrinseca del piede
    • utilizzo di plantari su misura hanno lo scop di di riequilibrare l’assetto statico e dinamico del piede , riportandolo quanto più vicino possibile ad una morfologia di normalità
  • Sindrome pronatoria

    È una modificazione biomeccanica piuttosto diffusa e spesso confusa con il piattismo. In questa condizione, durante il passo, il mesopiede continua a ruotare (più del necessario) abbassando la volta plantare e ritardando la fase di spinta . Questo causa limitazioni funzionali, tensioni alla fascia plantare, affaticamento, dolore e infiammazione.

    È necessario utilizzare un plantare che accompagni il piede durante il passo, alloggiato in calzature stabili , oltre naturalmente alla stimolazione della muscolatura intrinseca ed estrinseca del piede e della gamba, mediante la rieducazione dl passo e la ginnastica di rinforzo.

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